
“CARI AMICI, PROVATECI ANCORA!”
Martedì il Milan è stato squalificato dalla Champions League grazie ad un gol di un ragazzo catalano di 20 anni. Non ho scritto che è catalano per caso, devo difendere quelli della mia terra! Ho saputo da quelli che erano allo stadio che alla fine della partita tutta la gente ha applaudito a lungo i giocatori dell’Arsenal. Il Milan è caduto in piedi, con onore e riconoscente della forza dell’avversario.
Questo fatto mi permette di raccontarvi di un torneo della categoria giovanissimi che si è svolto lo scorso weekend ad Acqualagna, in provincia di Pesaro Urbino. Le squadre partecipanti sono state Atalanta, Lazio, Siena, Ancona, Rimini e Centro Mounier.
L’evento è stato organizzato da alcune persone speciali che con estrema semplicità e discrezione hanno creato un bel gruppo di persone che organizza una manifestazione sportiva di alto livello il cui punto di partenza paradossalmente non è lo sport, ma la possibilità che i giocatori delle squadre, anche se professioniste, possano scoprire una modalità di stare insieme che valorizza l’amicizia e la crescita della persona e non solo l’esasperazione del risultato.
Vi riporto cos’ha scritto uno dei responsabili di una squadra a questi amici:
“In merito al torneo da Voi organizzato volevamo esprimerVi con estrema sincerità il Nostro ringraziamento. Raramente ci capita di partecipare ad eventi che per organizzazione,ospitalità e sportività siano all’altezza della Vs manifestazione.
Il clima poco esasperato e il regolamento elastico permettono ai ragazzi di confrontarsi tra loro senza l’eccessivo accanimento agonistico -competitivo che
spesso limita il loro esprimersi. Le attività collaterali da Voi proposte, che diventano in realtà centrali rispetto al resto, permettono a tutti, adulti e giovani di aprirsi ad orizzonti diversi da quelli monotematici legati alla “ palla”.
Per chi, come Noi, ritiene il calcio uno strumento di crescita formidabile, la Vs manifestazione rappresenta una testimonianza da seguire e emulare.
InvitandoVi ad allargare a tutti i componenti del Vs staff i nostri complimenti rimaniamo già in attesa della prossima edizione.”
Le attività collaterali di cui parla questo responsabili sono la visita ad un monastero, pranzi e cene tutti insieme, ed una serata di canti e balli dove i ragazzi si sono scatenati (e non solo i ragazzi visto che mi sono messo a ballare anch’io!).
Questi amici non hanno fatto altro che partire da loro stessi e dal proprio modo di educare i figli allo sport. Hanno diversi figli e alcuni giocano anche bene, al punto che sono nel giro dei professionisti. Questi amici non ragionano su “un mero sentito dire”, ma partono da un’esperienza personale e così diventano esempio del fatto che si può cambiare le cose anche partendo da un paesino dell’entroterra marchigiano.
Cari amici, provateci ancora che siete maestri per chi Vi incontra. Ci educate al bello!