FILONENKO
OTTOBRE 2014

Nato nel 1968 alle pendici del Caucaso, russo di nazionalità ucraina. Laureato in fisica nucleare, abbandona il mestiere di ricercatore per dedicarsi agli studi umanistici: filosofia, letteratura, antropologia e teologia. Nel 1991, anno del crollo dell’Urss, aderisce alla Chiesa ortodossa ricevendo il battesimo.  Attualmente è professore di Filosofia presso l’Università Nazionale Karazin di Kharkov (Ucraina).  Insegna, inoltre, presso l’Istituto di Scienze Religiose San Tommaso d’Aquino di Kiev e presso gli Istituti Teologici di Minsk, Kiev e Mosca. Attualmente in Italia per una serie di conferenze

Solo lo stupore conosce. Incontro con lo scienziato e filosofo ucraino Filonenko ad Acqualagna

“Il libro che presento stasera nasce da una storia di amicizia tanto che il testo deve molto alla mia amica Elena (traduttrice in diretta della serata e degli incontri dello studioso)”, con queste parole lo scienziato, filosofo e teologo Alexandr Filonenko ha introdotto l’incontro di venerdì 17 ottobre ore 21 nella Chiesa di Santa Lucia ad Acqualagna su “Le sorprese del Mistero” in margine alla uscita in Italia del suo libro “L’oceano del Mistero”.

Dopo i saluti dell’Arcivescovo Giovanni, Antonio Cencioni, presidente del centro culturale “E: Mounier”, organizzatore della serata, ha dato la parola al relatore. Il racconto dello studioso ucraino si è dipanato attraverso storie e volti che hanno costruito la sua personalità di uomo e di studioso.

Egli ha iniziato parlando della scuola del suo paese dove è stato educato; una scuola estremamente ideologica dedicata a Lenin e dichiaratamente atea. Ma proprio questa educazione lo ha portato a capire che la fede è il contrario della ideologia. A tredici anni durante una lezione di fisica si annoia a morte e per passare il tempo legge le scritte di cui erano piene le pareti dell’aula. In mezzo alle scritte di Marx, Lenin ed Engels c’è una scritta dello scienziato Newton che dice; “ Non so cosa il mondo dica di me, ma io mi vedo come un bambino piccolo che cammina sulla riva dell’oceano, raccoglie alcune pietruzze, le paragona, guarda come sono belle, trova rare conchiglie, mentre davanti a sé l’enorme oceano misterioso si stende ignoto e sconosciuto”. “Io allora – ha continuato lo studioso – mi svegliavo davanti un oceano di noia, mentre Newton si svegliava davanti un oceano di mistero ed ho capito che era la scienza che aveva educato quell’uomo allo stupore. I nostri insegnanti uccidevano lo stupore nei ragazzi, perché l’ideologia educa alla paura.

Così mi sono liberato di quella coscienza ideologica e mi sono messo a studiare fisica e matematica, per avere la possibilità di vivere in un mondo intriso di stupore”.

Nel 1985 la perestroika di Gorbaciov ha messo in movimento tutta la società e nonostante Filonenko fosse ancora ateo è venuto a conoscenza dei nuovi martiri russi in particolare di Padre Pavel Florenskij, un grande scienziato, matematico, filosofo, teologo e sacerdote ortodosso. Questo studioso aveva una storia simile alla sua, da piccolo non era stato educato alla fede, ma nonostante questo diventò sacerdote pur essendo un grandissimo scienziato. Egli fa parte di quella schiera di martiri russi che pur non essendo dei supereroi nelle condizioni infernali dei gulag e delle persecuzioni sovietiche riescono ad essere più vivi di quello che siamo noi nella normalità. Il relatore vuole scoprire la sorgente di quella vita sovrabbondante che supera qualsiasi misura umana e desidera capire da dove viene: per loro questa sorgente è il rapporto con Cristo. Ed ha capito che è da quel rapporto che i martiri prendevano la vita. Un rapporto che non risolve automaticamente i loro problemi ma dà la possibilità di una vita affascinante. Gli atei a quel tempo in Russia dicevano che le persone sane non avevano bisogno della religione, mentre le persone deboli e bisognose avevano bisogno della religione, come compensazione di questa debolezza. Guardando le vita affascinante e la grandezza di questi martiri e delle persone religiose Filonenko decide di stare con quelli che venivano considerati invalidi perché con le persone sane si sarebbe annoiato troppo. La domanda che era nata in lui era: è la Chiesa a generare uomini così? “Avevo il desiderio di incontrare un uomo vivo – ha proseguito lo studioso – così nel 1977 ho incontrato il vescovo Antonij fondatore della Chiesa ortodossa in Inghilterra. Nell’incontro con questo uomo mi sono accorto che la sua vita era stupefacente ancora più bella di quello che raccontava nelle sue prediche”. Nel 2002 ad una conferenza a Minsk il teologo incontra Giovanna Parravicini che gli propone di fare un salto al Meeting di Rimini e così incontra gli amici di Comunione e liberazione. Quello che stupisce e converte gli uomini è la rete di testimonianza dei cristiani, solo una vita affascinate può convertire il cuore dell’uomo.  Un uomo grato può stupirsi di ogni avvenimento che accade.

Alfredo Sparaventi

Venerdì 17 ottobre alle ore 21.00 nella Chiesa di S. Lucia  di Acqualagna ci sarà un incontro dal titolo “ Le sorprese del Mistero” con il filosofo ortodosso ucraino  Aleksander  Filonenko .

Dopo  essersi laureato in fisica nucleare ha continuato gli studi in filosofia e teologia. Attualmente è  professore di teoria della cultura, filosofia della scienza e teologia presso l’Università statale di Kharkov e in altre Università in Ucraina, Russia e Biellorussia

Sarà comunque un incontro con un uomo che non ha bisogno di mettere davanti tutti i propri titoli accademici ( che pure non sono pochi) ma che si contenta di dire a tutti quello che gli è capitato : essersi lasciato provocare dalla vita e dagli incontri fatti e spalancare sempre più gli occhi sulla realtà divenuta parlante luogo in cui si manifesta Chi è in grado di far rinascere la speranza dell’uomo.

Alksander Filonenko presenterà “L’oceano del Mistero” libro in cui  vengono raccontati avvenimenti di amicizia che portano il lettore a immergersi in quell’oceano del Mistero che è la realtà .

Questo libro affronta , con tremore e decisione, le domande eterne dell’uomo e riporta in primo piano parole oggi spesso svuotate della loro forza originale: stupore, bellezza, amicizia, gratuità, umiltà pazienza  e compassione che acquistano lo spessore di volti concreti e che si riavvicinano  al cuore di chi ascolta rendendole   nuovamente vive e attraenti.

L’incontro è organizzato dal Centro Culturale E. Mounier di Acqualagna.

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2020-06-30T23:01:45+02:00

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