UN “APPELLO” RIVOLTO A TUTTI recensione a cura di Bruno Bonci
DICEMBRE 2020

Ho passato quasi quarant’anni della mia vita nella scuola, da due anni sono in pensione, ma il mio essere insegnante è rimasto dentro me come condizione della mia persona. Quando si parla di scuola e di educazione sento ancora vibrare qualcosa di importante nelle mie corde. Recentemente ho letto l’ultimo libro di Alessandro D’Avenia, – L’appello – scrittore affermato e lui stesso insegnante di Lettere alle Superiori. La sua fama è legata al romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue, una bella storia di adolescenza che feci leggere in classe e che tanto appassionò i miei alunni. L’ho voluto leggere perché si parla di scuola, ma non ve ne racconterò la trama, per non rovinate l’eventuale lettura. Solo qualche cenno introduttivo. In un Liceo arriva il nuovo insegnante di Scienze, è cieco e grande è lo stupore che suscita la sua presenza, nell’ambiente in generale, ma anche nella classe che gli è stata assegnata. La cosa straordinaria che colpisce e che coinvolge è che il professor Romeo riesce a vedere molto meglio degli altri e questa sua dote – direi talento – è legata a due parole: rapporto e cura; il rapporto con i ragazzi e la cura con cui li segue. E’ da qui che nasce una sorta di rivoluzione educativa che, inevitabilmente, riguarderà tutto l’istituto. Non aggiungo altro. Questo, però, è un libro da leggere, non solo dagli addetti ai lavori, ma da tutti, studenti compresi. Per me è stato un ripercorrere anni di lavoro, conoscenze, successi, delusioni, ma soprattutto di entusiasmo e passione. “La scuola si cambia dal basso”, modo di dire che nasconde comunque una grande verità. La scuola la cambiano le esperienze, anche quelle apparentemente insignificanti, ma che riguardano il cuore ovvero il centro della relazione tra docente e studente (di qualsiasi ordine e grado) nonché punto di partenza di quella straordinaria avventura che è l’introduzione alla realtà. Nessuna disciplina ne è esclusa purché ad escludersi non siano gli insegnanti. Non leggete la storia di questi ragazzi e del loro prof in modo ideologico, direi quasi politico: c’è molto di più di un programma, di una proposta pedagogica; c’è la vita con le sue mille sfaccettature e poi c’è l’ipotesi, perché la vita ha bisogno di senso. Da anni si parla di emergenza educativa, tema ripreso recentemente con forza da Papa Francesco; l’attualità ce la conferma tristemente… Questo libro la affronta, offrendo una risposta.

Bruno Bonci

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2022-03-29T23:42:03+02:00

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